mercoledì 27 febbraio 2008

I sogni

E che vogliamo dire dei sogni? Soprattutto quando chiudi gli occhi senza accorgertene e di colpo li riapri di scatto. La luce e' diversa, prima stavi a pancia sotto ed ora sei un pezzo umano di tetris, il sudore rende umido il cuscino e dalla fine all'inizio il tuo sogno riaffiora come un libro in arabo.
Backflashbacks: un girone infernale, fuoco, lame, una citta' sotterranea, druidi, demoni ... e una stanza dove il tempo non consuma le cose.
Ma che cosa mi stai dicendo? Cosa vuoi farmi capire? Perche' non mi hai lasciato essere sufficiente, soddisfatto di quel poco che posso raggiungere? Perche' sedurmi nel sonno?

3 commenti:

Prisma ha detto...

Come ti capisco...

Casa Russia ha detto...

L'altra notte dormendo ho sognato di andare a scuola, uno di queli sogni tediosi e strazianti. ma l'incubo non era finito, mi sono svegliatoe subito dopo, sul cuscino bagnato e mi sono riaddormentato e sta volta ho sognato di essere al lavoro, dalla padella alla brace...
Meno male che so come anestetizzare i sogni.

Mio ha detto...

Già perché? Non mi piacciono neanche a me i risvegli di quel tipo ed ancor meno quelli che non lasciano il ricordo del sogno che, purtroppo, sono la normalità.
A p... fa lo stesso se ti saluto alla fine ;)

Roberto